Depressione post partum e i suoi sintomi

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Capita molto spesso che dopo il lungo periodo della gravidanza e dopo la nascita del proprio bambino, una mamma provi un gran senso di confusione che la porta a piangere in modo incontrollato e a provare sentimenti anche di inaspettata tristezza.

Un evento come una nascita, infatti, è qualcosa di estremamente intenso ed è naturale che una neo mamma provi un improvviso senso di “svuotamento” e un insieme di molte e complesse emozioni che sembrano avere il sopravvento sulla gioia che ci si aspetta accompagni una nascita.

Circa il 70% delle mamme che hanno appena partorito provano questi sentimenti, proprio per l’intensità dell’evento stesso che pur portando con sé grande felicità, porta anche tutta una serie di sentimenti contrastanti che seguono il lungo periodo della gravidanza.

La gravidanza per una donna è un evento caratterizzato da grandi cambiamenti non soltanto fisici ma anche e soprattutto psicologici, che avviano un intenso processo di trasformazione, ed è dunque da considerare che l’evento del parto rappresenti un ulteriore momento di nuova, improvvisa e profonda trasformazione che può essere accompagnata da un periodo di confusione e riassestamento.

È quindi naturale che dopo la nascita del proprio bambino, una mamma, a partire dal terzo-quarto giorno dopo il parto, abbia l’impulso di piangere o sviluppi cambiamenti repentini dell’umore, seguiti anche da considerazioni su se stessa che possono anche portare a pensare di non essere all’altezza della situazione.

Quando un equilibrio nell’assetto psicologico di una mamma non tende a riacquisirsi in breve tempo e presenti particolari sintomi, è possibile ci si trovi di fronte a una depressione post partum, ovvero a tutta una serie di sentimenti a cui spesso neanche la mamma stessa riesce a dare un nome e che può manifestarsi come una sindrome depressiva vera e propria, persistente e dolorosa, che la mamma e chi le è vicino dovranno affrontare con grande forza, comprensione e amore.

Cos’è la depressione post partum e i suoi sintomi

Con l’espressione depressione post partum si indica una particolare forma di disturbo che può affliggere una donna dopo aver dato alla luce un bambino e che può manifestarsi come una depressione vera e propria anche di durata piuttosto lunga.

È un disturbo che colpisce circa il 15-20% delle donne, generalmente entro il primo anno dal parto.

Si tratta di un vero e proprio disturbo che si manifesta quando l’evento del parto porta a una disorganizzazione che coinvolge in modo persistente e duraturo tutti i sentimenti della mamma e che si differenzia dal naturale riassestamento che un evento coinvolgente come una nascita può naturalmente presentarsi per un breve periodo.

depressione post partum

Le donne che manifestano una forma di depressione che si sviluppa dopo il parto e a cui ci si riferisce con l’espressione di depressione post partum provano stati d’animo e reazioni che tendono a persistere nel tempo e che spesso neanche loro riescono a descrivere.

Sentimenti che si differenziano da quelli che naturalmente accompagnano un evento così intenso come un parto e che tendono a scomparire nel giro di pochi giorni, e che possono invece portare a tutta una serie di sentimenti contrastanti e di reazioni che persistono a lungo, impedendo alla mamma di vivere con serenità l’arrivo del nuovo membro della famiglia e coinvolgendo anche l’assetto familiare.

Diversi sono i sintomi che possono portare a riconoscere una depressione post partum:

  • irritabilità
  • senso di tristezza
  • pianto inconsulto;
  • cambiamenti di umore improvvisi;
  • spossatezza;
  • inappetenza;
  • agitazione;
  • senso di confusione;
  • sensazione di inadeguatezza (compresa la paura di far male al piccolo);
  • perdita di interesse nelle comuni attività;
  • disinteresse per il bambino;
  • perdita di concentrazione, attenzione e memorizzazione;
  • disturbi del sonno (insonnia ma anche sonno eccessivo).

Una condizione quindi di malessere che coinvolge e influisce su tutti i piani dell’essere, e le cui cause possono ricondursi a tutta una serie di fattori che interagiscono fra loro.

È infatti da considerare che molte possono essere le situazioni che influiscono sull’insorgenza di questo tipo di sindrome, quali ad esempio sbalzi ormonali, la stanchezza causata dall’imposizione di ritmi diversi per accudire al bambino, la mancanza di un sostegno adeguato e fattori psico-emotivi che sorgono dalla necessità di riassettare in modo veloce e improvviso la propria personalità.

Da non trascurare quanto possano essere destabilizzanti i forti sensi di colpa provati da una mamma, in quanto sperimentare sentimenti di fastidio o disinteresse nei confronti del proprio piccolo portano a pensare di non provare attaccamento materno e quindi di essere una “cattiva mamma”.

L’importanza del sostegno in caso di depressione post partum

Dopo il parto, tutte le donne hanno bisogno di sentirsi accolte, ascoltate e sostenute, ancor più se si iniziano a sviluppare quei sintomi che possono ricondurre a una depressione post partum.

È infatti da considerare quanto siano importanti le figure di sostegno su cui una donna che ha appena partorito possa far affidamento per affrontare con serenità e superare le difficoltà che questo momento porta nella sua vita.

Di grande importanza senza dubbio la figura del papà, che dovrebbe rappresentare un sostegno concreto sia per l’accudimento del bambino sia per fornire un supporto emotivo alla compagna che si trova ad affrontare un nuovo assetto dopo il parto.

Un basso livello di sostegno da parte del proprio compagno può infatti essere un fattore di rischio per l’insorgere della depressione post partum, così come altri fattori che coinvolgono lo stile di personalità proprio della neo mamma (ad esempio una bassa autostima o la continua richiesta verso se stessa di essere “ perfetta” in ogni occasione), nonché fattori riguardanti la famiglia di origine e la propria infanzia, soprattutto se il rapporto è basato su conflitti che in questo momento potrebbero riavviare processi che non sono stati risolti.

Trovarsi di fronte a un gran numero di responsabilità, ai naturali ma intensi cambiamenti che si sono avuti con la gravidanza ed ora con il parto, possono infatti portare a uno stato di profonda difficoltà, sia a livello pratico che psicologico, che coinvolge le donne stesse e la coppia e che può protrarsi nel tempo, oltre il momento di confusione iniziale provato naturalmente subito dopo la nascita del bambino.

Perché i sentimenti naturali che accompagnano un evento così importante come una nascita non si trasformino in una situazione disagevole e dolorosa protratta nel tempo, è necessario che la mamma sia affiancata da figure che comprendano la sua situazione e i suoi sentimenti e che le diano non solo un aiuto concreto al nuovo assetto quotidiano, ma anche un adeguato supporto psicologico.

È infatti molto importante che la mamma venga sostenuta in questo momento, considerando anche che tendenzialmente tutti noi abbiamo difficoltà a chiedere spontaneamente aiuto e che talvolta è necessario l’intervento di un aiuto psicologico più sostenuto, oltre al supporto che possono dare le persone care.

È per questo che sarebbe importante poter agire già durante la gravidanza per stimolare la capacità delle neo mamme ad affrontare la complessa situazione che potrebbe verificarsi dopo il parto, cercando soluzioni che oltre a mobilitare le proprie risorse interne si rivolgono anche alla capacità di chiedere aiuto esterno.

Un sostegno alla maternità che non comprenda quindi soltanto l’aspetto ostetrico-ginecologico, ma che possa aiutare una futura mamma a riconoscere i sintomi della depressione post partum e saper trovare soluzioni, chiedendo sostegno nel momento in cui ne sentisse il bisogno, potendo esprimere senza vergogna i sentimenti contrastanti che prova ed uscire così dal profondo senso di isolamento e difficoltà che prova.

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