Cos’è Hoppipolla?
Hoppipolla è un suono che saltella.
E’ uno sguardo aperto sul mondo.
E’ una tana costruita nei boschi.
Hoppipolla è curiosità, è mani di bambini che giocano nella terra.
E’ voglia di libertà, è attenzione alle sfumature, è la meraviglia del crescere.
E’ un cuore che batte forte e che contagia altri cuori.
Hoppipolla è informazione, formazione, conoscenza, educare, piacere di imparare.
E’ amore per le cose belle, è diversità, ascolto, accoglienza.
E’ un laboratorio di idee creative e una palestra di vita pratica.
Hoppipolla è una parola di origine islandese che significa Saltare nelle pozzanghere.
E da oggi sarà anche un piccolo spazio in cui condivideremo con voi spunti interessanti, piccole attività ed elementi teorici riguardanti il vasto mondo della PEDAGOGIA in NATURA-OUTDOOR EDUCATION e di altri interessanti metodi pedagogici.
Noi siamo Valentina e Beatrice, le vostre compagne in questo viaggio.
Io sono Valentina Saldi, sono un educatore dell’infanzia con laurea specialistica in Comunicazione e didattica. Nella mia infanzia la NATURA ha giocato un ruolo da protagonista, la sensazione di libertà, di meraviglia si contrapponeva al timore della vastità e dell’ignoto in una danza continua. Questo modo di vivere e di crescere mi ha reso la persona che sono oggi.
Chi è Valentina in poche parole?
Una persona creativa, testarda, responsabile, tenace, curiosa e resiliente; ma imparerete a conoscermi durante questa splendida avventura.
Io sono Beatrice Testa, sono un’insegnante di scuola dell’infanzia da diversi anni e sono profondamente innamorata del mio lavoro.
Adoro camminare nel verde, cantare, leggere libri, guardare film sul grande schermo o sul mio amato divano e scrivere di tutto: storie, lettere, canzoni, poesie…
Ho i capelli viola, i tatuaggi e il cuore un po’ ribelle.
Saltello nel mondo alla ricerca di cose belle, di un posto da chiamare casa, di libertà, di felicità: nel cuore grande della Natura ho trovato tutto questo.
Perciò coltivo il sogno di fare scuola anche fuori dalle quattro mura di un’aula e, insieme a Vale, ci siamo ritrovate ad essere inaspettate “compagne di sogno”.
Ora che ci siamo presentate siamo pronte per partire e voi?