Uno dei momenti più emozionanti e sorprendenti che si possano vivere: quello in cui si ha la notizia che presto si diventerà genitori!
Un insieme di forti emozioni che travolgono, che sorprendono, che aprono le porte a una nuova vita, a nuovi sentimenti, che sappiamo essere il preludio ad un inevitabile cambiamento nella nostra vita e in quella di coppia, che ci fanno sentire completamente nuovi e diversi e che ci mettono anche di fronte a nuovi ruoli, a nuovi pensieri e a nuove e importanti responsabilità.
Diventare genitori è un percorso complesso, fatto di momenti di immensa felicità e di amore, ma anche di momenti altrettanto critici e delicati, di esperienze inaspettate, mai provate fino a quel momento, ricche di emozioni completamente nuove, che portano a nuovi assetti di vita personale e di coppia e che necessitano di grande consapevolezza e senso di responsabilità verso il proprio bambino ma anche verso la propria coppia e se stessi.
Un momento che ci fa mettere in dubbio se si sia davvero pronti a gestire un cambiamento così importante nella propria vita e in grado di affrontare una serie di responsabilità e di adattamenti inevitabili dal momento in cui nostro figlio verrà alla luce, soprattutto nel caso in cui ci si trovi ad affrontare un ruolo genitoriale da soli, senza il sostegno di un compagno al proprio fianco.
I cambiamenti, dopo la nascita di un bambino, soprattutto se poi si tratta del primo figlio, sono davvero molti. Cambiamenti nelle proprie abitudini, minor tempo da poter dedicare a se stessi, maggiori spese economiche ed anche un carico diverso di intense emozioni che, quando si annuncia una nascita, ci chiediamo se sapremo affrontare e gestire in modo sereno ed efficace.
Affrontare il ruolo genitoriale, soprattutto se si è single, non è facile. Per una donna, gestire da sola una gravidanza, in special modo se non si può contare su un appoggio concreto e fidato di persone care, può già rappresentare un momento davvero delicato.
Non poter condividere né la propria gioia né le proprie ansie, dubbi e timori con un compagno che ci sostiene, come ad esempio nel momento in cui si avesse la necessità, durante la gestazione, di avvalersi di un servizio di pediatria prenatale per accertarsi dello stato di salute del nascituro, possono causare uno stress davvero notevole in una futura mamma e rendere poco sereno ed appagante un momento così ricco di significato come quello della gravidanza.
Oggi la genitorialità, se vissuta in coppia, fortunatamente non coinvolge più soltanto le donne come in passato. La tendenza, infatti, è quella di una partecipazione attiva anche dei papà e non soltanto a partire dal momento della nascita del bambino, ma anche durante il periodo della gravidanza.
Un ruolo, quello genitoriale, che oggi viene condiviso e che vede l’uomo coinvolto nella nascita del proprio figlio e successivamente nella sua cura e nella sua educazione tanto quanto la futura mamma.
Se infatti è indubbio che il legame naturale che esiste tra la mamma e il bambino che porta in grembo è unico e speciale, oggi ai padri non è delegato unicamente come in passato il ruolo di sostentamento economico della famiglia, ma anche quello di sostenere la genitorialità unitamente alla mamma.
Una presenza fondamentale, quella del papà, di grande sostegno e di partecipazione per la donna durante la gravidanza, il parto e nella gestione di momenti delicati come ad esempio quello immediatamente successivo al parto, quando i nuovi ritmi, le nuove dinamiche, le nuove responsabilità, i timori e le preoccupazioni possono portare la neomamma a dover affrontare periodi difficoltosi, i quali, se affrontati insieme da entrambi i genitori, con coinvolgimento e comprensione, potranno essere superati con molta più facilità e serenità.
Oggi i papà partecipano ai corsi di accompagnamento al parto assieme alle proprie compagne, si informano su come potranno prendersi cura del piccolo allo stesso modo in cui lo fanno le mamme, cercano di essere presenti alle ecografie e agli accertamenti di routine, condividono con le loro compagne ogni momento di gioia ed anche di ansia che potrebbe precedere il momento della nascita, anche quando si rendano necessarie visite specialistiche e consulenze di pediatria prenatale, seguono il momento del travaglio, entrano in sala parto, accolgono assieme alla mamma il piccolo appena venuto alla luce…
Un ruolo diverso e davvero importante, quello dei papà, che gli ultimi studi hanno evidenziato sia fondamentale anche per il benessere e la serenità del neonato e che dà la possibilità ad un padre di vivere ed esprimere emozioni come fino a non molto tempo fa non faceva, in quanto non considerate adeguate ad un ruolo tipicamente maschile.
Un compito senza dubbio arduo, quello di diventare genitore e quello di fare il genitore, che non si esaurisce, né per il papà né per la mamma, con i primi anni di vita del bambino e che non andrebbe mai preso alla leggera, che comporta davvero un grande cambiamento e forti responsabilità.
Una scelta che, sia si sia giovani sia si decida di affrontare l’evento in età più adulta (al momento, infatti, l’età media in cui si ha il primo figlio è statisticamente aumentata: se fino a qualche anno fa erano più le neomamme tra i venti e i venticinque anni, oggi vediamo molte donne partorire per la prima volta a più di trenta), sicuramente rappresenta un importante passaggio ad una fase diversa, tutta nuova, della propria vita, che soltanto se vissuta in piena consapevolezza e responsabilità ci permetterà di affrontare tutti quei piccoli e grandi momenti faticosi che, come sa bene chi ne ha già avuta l’esperienza, senza dubbio accompagneranno la nostra vita da genitore, ma che allo stesso tempo ci permetteranno di vivere le occasioni più gioiose della nostra vita.