Ciao mi presento brevemente, sono Giulia ho 31 anni e vivo a Roma. Nella vita ho fatto tanti piccoli lavori fino a quando ho capito che la mia vera passione era lavorare con i bambini.
Da quasi dieci anni infatti sono un’educatrice in un asilo nido, un lavoro che ho scelto e che amo. È una professione che ti impegna molto sia fisicamente sia mentalmente, ma la fatica è ripagata dai sorrisi sinceri che ti arrivano durante la giornata.
Ho tante passioni lo pallavolo, la fotografia, passeggiare con la mia moto, e leggere. Quest’anno un po’ per voglia di mettermi in discussione e un po’ per aprirmi a nuove idee, ho pensato di proporre un percorso di lettura con i bambini della sezione dei grandi in cui lavoro. Così ho iniziato a proporre delle letture classiche e moderne.
Il momento della lettura inizialmente veniva proposto quando c’era necessità di ritrovare un po’ la calma tra i bambini, piano piano però loro stessi si sono appassionati ad alcuni libri, tant’è che ogni volta che entro in classe con la “sacca dei libri” sono proprio loro a chiedermi i testi che hanno piacere di ascoltare.
Da questo scambio con i bambini mi è venuta l’idea di aprire un blog dove recensivo i libri letti. Così è nata la Stanza di Giulia, una stanza virtuale nella quale recensisco libri per bambini e nella quale propongo delle attività da fare in classe sulla base dei libri letti.
Nel corso dei mesi ho cercato di trovare un’identità e di aggiustare il tiro..per questo mi piacerebbe anche collaborare con voi!
A presto Giulia
Salve Giulia,
Mi chiamo Laura e ho vent’anni..
Ho intenzione di iscrivermi alla facoltà di scienze dell’educazione poiché la mia passione sin da piccola sono i bambini.
Il mio sogno infatti sarebbe proprionquello di lavorare nel nido, ma so che non è del tutto facile in quanto la figura dell’ educatore non É riconosciuta come dovrebbe essere e spesso l educatore é costretto ad accontentarsi..
Lei è contenta di quello che fa ? Nonostante la fatica fisica e mentale é appagata ?
Ci sono molti dubbi che mi frenano..
Grazie mille,
Laura