Nativi digitali
Tanto discusso, questo tema è un po’sulle bocche di tutti i genitori con figli nati dagli anni 2000 in poi. E’ un argomento di cui veramente sento parlare parecchio tra genitori, sprovvisti di competenze in questo campo e di conseguenza in difficoltà nella gestione di bambini e ragazzi dal punto di vista tecnologico. In quest’era, in cui tutto è alla portata di tutti, in cui chiunque o “quasi” può avere un account facebook, instagram e chi più ne ha più ne metta, il controllo e la supervisione dei nostri ragazzi è veramente difficile.
Ragazzi e bambini cresciuti in quest’epoca fruiscono e/o subiscono la tecnologia ogni giorno, a questo punto sta ai genitori indirizzare i loro figli ad un uso moderato e consapevole della tecnologia.
Neuroni a specchio – apprendo ciò che vedo
Attraverso i cosiddetti neuroni a specchio il bambino apprende ciò che vede e lo ripropone imitando ciò che ha appena osservato; fatta questa premessa, mi è capitato più volte di osservare bambini dell’età di 2 anni che cercavano di “sfogliare” un libro con l’aiuto del solo indice, come se il libro fosse touch! Questa cosa mi ha fatto pensare;
Certo i bambini apprendono ciò che vedono ma sta al genitore educare ad uso corretto della tecnologia e degli altri strumenti. La soluzione non è infatti allontanare il bambino dalla tecnologia, s’intenda essa come: pc, smartphone, tablet; ma educare noi stessi in primis e i nostri figli poi ad un suo buon uso tenendo conto anche dell’età del nostro bambino.
Bruno e i suoi 100 amici
Dopo questa considerazione iniziale vorrei raccontarvi la storia di “Bruno e dei suoi 100 amici” della casa editrice Clavis. È un libro per bambini uscito da poco, che tratta proprio di questa tematica.
Bruno, un piccolo orso, aveva organizzato una giornata di pesca con i suoi amici ma nel prato trova uno strano oggetto. Bruno è davvero curioso. Così si avvicina all’oggetto e questo si illumina, come per magia.
La cosa si fa interessante, all’interno di quella piccola scatola ci sono immagini, suoni e amici!
L’orso scopre che il misterioso oggetto si chiama cellulare e serve ad avere tanti amici, cento amici sparsi in ogni parte del mondo. Bruno ormai è rapito dal cellulare e lo porta dappertutto…proprio dappertutto anche in bagno!
Trascorre il suo tempo davanti allo schermo, anziché stare con i suoi veri amici a giocare nel bosco.
Ma si sa i cellulari si scaricano e a Bruno succede lo stesso! “Ehi dove sono finiti i miei amici?”.
Bruno aveva perso la cognizione del tempo e aveva scordato che i suoi veri amici si trovavano nel bosco a fare un pic-nic.
Abbracciati i suoi veri amici, Bruno mette da parte il cellulare e continua la sua vita ricca di emozioni e relazioni.
Bruno trova nel bosco un cellulare. In quella piccola scatola ci sono cose straordinarie: immagini mai viste, parola mai lette, suoni mai ascoltati ma, soprattutto, ci sono 100 amici! Ma, saranno amici veri? Una storia sull’amicizia, quella vera. Età di lettura: da 5 anni.
Ho sinceramente apprezzato. Grazie
Grazie Mirella! Mi fa molto piacere