Sulla collina: miglior libro 0/6 anni premio Andersen 2016 e Premio nazionale Nati per Leggere 2016 – Vincitore Sezione Nascere con i libri (3-6 anni).
Uto e Leo sono grandi amici. Passano ore e ore sulla collina, giocando insieme. Un giorno arriva Samu. Non li conosce, vorrebbe giocare con loro.
A Uto e Leo basta poco, come a tutti i bambini, due scatole di cartone e tanta fantasia.
Tutti i giorni portano le loro scatole di cartone sulla collina e si divertono, spensierati, avventurieri, grandi amici. Ogni giorno Uto e Leo, Leo e Uto sempre insieme. “A Uto piace questo ritmo a due”.
Un giorno però arriva Samu, un bambino che ha osservato Uto e Leo ogni giorno e ha trovato finalmente una scatola abbastanza grande e il coraggio di farsi avanti e chiedere se può giocare con loro.
Leo accoglie Samu con un gran sorriso ma Uto non ne è così felice. I giorni passano e Uto si sente strano e una sera Uto decide di distruggere la sua scatola. Uto ha deciso: non salirà più sulla collina. Leo e Samu passano più volte a chiamare Uto, ma lui non ne vuole sapere di uscire, vuole startene a casa a disegnare, disegnare due scatole. Gli manca Leo. Gli manca su sulla collina.
Un giorno, però, Leo e Samu bussano alla porta, Uto incuriosito decide di andare a vedere. Leo e Samu avevano costruito una scatola su ruote: un Megarobo! In Uto qualcosa cambia, ora a Uto piace Samu, perché è gentile, divertente, audace e coraggioso. Ora a Uto piace il tempo trascorso insieme a Samu e Leo. “Gli piace il loro ritmo a tre. È nuovo. Ed è bello”.
Attraverso la semplicità di questo racconto e alle vivaci illustrazioni vengono trattati temi importanti: il valore dell’amicizia, la condivisione, l’accettazione dell’altro, la gelosia, la gioia di stare insieme, la spensieratezza e la capacità di viaggiare con la fantasia. Quante volte da bambini, ma anche da adulti ci siamo trovati in situazioni di questo tipo?
Non è facile, dopo aver costruito un forte legame con qualcuno, permettere a qualcun altro di entrare a far parte del rapporto. Dobbiamo fare i conti con le nostre emozioni: gelosia, invidia, delusione; proprio come ha dovuto fare Uto. È difficile andare al di là delle apparenze, tendiamo sempre a giudicare prima di conoscere nel profondo le persone.
Ritengo che: “Sulla collina” sia un libro che trasmette grandi valori educativi. In questo libro sono i bambini a gestire i loro “conflitti”, le delusioni, i rimorsi, le mancanze; l’adulto non interviene mai. Credo che, fin dove sia possibile, sarebbe meglio lasciare che i bambini cerchino di risolvere da soli i propri conflitti. Se li lascerete fare, diventeranno adulti migliori, in grado di gestire future dinamicheaffettive e relazionali.