Come scegliere un seggiolone per la pappa? Sembrava ieri quando il “frugoletto” dormiva beato nel porte-enfant. Qualche mese è passato e ora inizia a conquistare i suoi primi spazi. Sin dal sesto mese si può, infatti, cominciare a utilizzare il seggiolone. O, meglio, i seggioloni: uno a casa, l’altro in macchina. Per portarlo al ristorante, per affidarlo ai nonni o per scarrozzarlo nei week-end. Un seggiolone pappa migliore deve essere, anzitutto, tanto comodo quanto protettivo. E, magari, facilmente lavabile. Continua a leggere per saperne di più! 😉
Seggiolone per la pappa: la sicurezza al primo posto
Non sottolineeremo mai abbastanza quanto sia importante puntare su un prodotto sicuro. Ma cosa significa esattamente? E cosa suggeriscono gli esperti? Nel settore il dibattito verte su quante ruote sarebbe meglio che avesse. Da una parte semplificano notevolmente il trasporto, ma si dimostrano, talvolta, anche potenzialmente pericolose. Un buon compromesso sono le due ruote: bloccano, ma per spostamenti occorre applicare lieve forza. Privo di ruote può presentare altri rischi. Il piccolo potrebbe, infatti, fare leva appoggiando i piedi a un tavolo o armadio e ribaltarsi. Per impedire questa eventualità, serve che il seggiolone per la pappa abbia almeno due ruote con freno oppure un dispositivo anti-ribaltamento. A tre o cinque punti di ancoraggio, fissa il bambino senza ostruirne i movimenti. Alcuni modelli in commercio, anziché tale supporto, propongono una barra di ritenuta. Con una fascia che separa le gambe e consente al bimbo di sedersi in tutta tranquillità.
Per ogni età ed esigenza
Occhio ai bordi: bene arrotondati. La seduta, ampia e comoda, ospita il bambino fino a tre o quattro anni. Se regolabile in altezza, consente di configurarlo in base alle specifiche necessità e allo sviluppo. E si trasforma come una sedia. Servizi accessori, come per esempio un cuscino imbottito, lo mettono ulteriormente a proprio agio. Determinati vassoi possono essere tolti e regolati in posizioni diverse. Così non creeranno disagi nel mettere e rimuovere il bebè, e si adatterà alla sua crescita. In altri casi mancano, progettati affinché mangi a tavola coi genitori. A proposito, questi ultimi pesano pochissimo, hanno dimensioni ridotte e sono, in larga parte, pieghevoli. Controlla che il sistema di ancoraggio sia stabile e solido. E che abbia elementi avvitabili. Dotato di una chiusura, a scongiurare eventuale incidenti. I vari modelli li puoi trovare su https://seggiolonepappa.it. Gli alza sedia, montabili appunto a una sedia, si rivolgono ai più cresciutelli.
Ergonomia e marchio di qualità
Un buono schienale, per essere considerato tale, dev’essere anatomico e ben imbottito. Possibilmente reclinabile in varie posizioni: equivale a superiore relax, ideale per brevi riposini. Ovviamente il seggiolone per la pappa non si sostituisce alla culla. Ma, ipotizzando che finita la pappa il bambino si addormenti, rappresenta una congrua soluzione. In quanto alle cinture di sicurezza, il giudizio risente dei tre seguenti fattori: forza di fissaggio, resistenza agli strattoni e allacciamento. Doppi dispositivi evitano chiusure accidentali. Sull’imballaggio o nelle istruzioni deve essere indicato chiaramente che i materiali sono solidi e atossici: altrimenti lascia perdere! Per accertarne la conformità verifica che rispetti la normativa europea EN 14988:2006. In vigore da maggio 2007, garantisce che abbia superato con successo il controllo qualità.
Fisso o removibile?
Il seggiolone per la pappa fisso implica sufficiente spazio. Altrimenti ce ne sono pure ripiegabili, da custodire in qualunque angolo o stanza. Ti abbiamo già raccontato che le case produttrici hanno in serbo proposte per accogliere il bimbo mentre sta diventando grande. Comode poltroncine o pratiche combinazioni tavolo-sedia. Volendo, idonee per essere usate anche a partire dalla nascita.
Seggiolone in legno
Talmente bello che cattura subito l’attenzione. E peraltro dura in eterno. Un oggetto di arredamento dalla “corazza” inscalfibile. Come dici scusa? Temi che ti porterà via delle mezz’ore abbondanti nell’installazione? Tranquillo. È vero che diverse marche li commercializzano parzialmente smontati. Ma non per questo bisogna fasciarsi la testa! Può succedere che comporti una certa fatica. Prendila con filosofia. Consulta attentamente il libretto e seguilo passo passo. A lavoro finito ne andrai fiero! E poi, diciamocelo, i pezzi importanti probabilmente li troverai già montati… Ecco, quello di cui verosimilmente ti dovrai occupare è il poggiapiedi: non richiede chissà quali abilità manuali.
Basso prezzo = bassa qualità?
È un dubbio vecchio come il mondo. Per il tuo angioletto faresti ogni cosa. Temi che, scegliendo un seggiolone per la pappa economico, poi te ne pentiresti. Una visione un po’ troppo pessimistica. Allora, forse durerà meno. Chiaro. A ogni modo, i standard qualitativi comunitari danno sufficienti garanzie. Oggigiorno l’ok alla vendita nel mercato europeo impone rigidi requisiti. Dunque i modelli assolveranno a lungo le funzioni per cui sono stati acquistati. Certo, capita che qualche rivenditore dall’animo poco nobile venda prodotti scadenti. Capirai però subito se c’è qualcosa che non quadra. Il contrassegno “Made in Italy” o comunque CE ti dovrebbe rassicurare in tal senso. Va bene il risparmio, a patto però che ciò non compromette la salute. Finché significa rinunciare a sistemi di frenata integrati o tecnologie innovative procedi pure tranquillo. In fondo, se hai in mente di lasciare il seggiolone per la pappa sempre montato non ne risentirai particolarmente.