Occhi di Bimbo

Filastrocche per bambini piccoli: motivetti classici… ma sempre forti! ☺

Filastrocche per bambini piccoli

Filastrocche per bambini piccoli si imparano già ai primi giorni dell’asilo. Su un linguaggio musicale, infondono senz’altro una sferzata di energia, educando. Se non trascorrono d’altronde loro le giornate in spensieratezza, chi altro? 🙂

La loro esuberanza sfocia infatti nell’attività fisica. Nonostante noi adulti non sempre tendiamo a seguirli. Probabilmente perché oberati dal lavoro. O, ancora, insofferenti verso qualunque sforzo fisico. Ma, per fortuna, i piccoli ci distraggono dalle incombenze quotidiane.

A maggior ragione se spronati architettando spassosi passatempi. Vi suggeriamo pertanto alcune delle filastrocche per bambini piccoli scuola materna. Motivetti allegri per tornare, fondamentalmente, all’infanzia. Quando eravamo leggeri e guardavamo con stupore tutto ciò che ci circondava!

Filastrocche per bambini piccoli: la bella lavanderina

Ta-dah, ecco un super classicole lavanderine non esistono infatti addirittura più! Mica per questo però annoiano i bambini. Anzi, sognano un’epoca lontana. E, perché no, si stupiranno per come si viveva una volta…

La bella lavanderina che lava i fazzoletti
per i poveretti della città.

Fai un salto, fanne un altro,
fai la giravolta, falla un’altra volta,

guarda in su guarda in giù
dai un bacio a chi vuoi tu.

Altrimenti è possibile scegliere un testo leggermente veduto. Come constaterete voi stessi:

La bella lavanderina che lava i fazzoletti
per i poveretti della città.

Fai un salto, fanne un altro,
fai la riverenza, fai la penitenza,

guarda in su guarda in giù
dai un bacio a chi vuoi tu.

Ci vuole un fiore

Partendo dal fiore, nascono pure grandi cose. Fino al tavolo, su cui i nostri ‘cuccioli’ disegnano e giocano! In sostanza, il ciclo della vita.

Per fare un tavolo ci vuole il legno
per fare il legno ci vuole l’albero
per fare l’albero ci vuole il seme
per fare il seme ci vuole il frutto
per fare il frutto ci vuole un fiore
ci vuole un fiore, ci vuole un fiore,
per fare un tavolo ci vuole un fio-o-re.

Per fare un fiore ci vuole un ramo
per fare il ramo ci vuole l’albero
per fare l’albero ci vuole il bosco
per fare il bosco ci vuole il monte
per fare il monte ci vuol la terra
per far la terra vi Vuole un fiore
per fare tutto ci vuole un fio-r-e

Per fare un tavolo ci vuole il legno
per fare il legno ci vuole l’albero
per fare l’albero ci vuole il seme
per fare il seme ci vuole il frutto
per fare il frutto ci vuole il fiore
ci vuole il fiore, ci vuole il fiore,
per fare tutto ci vuole un fio-o-re.

Dopo la pioggia

Quanto sarebbe bello vivere in un mondo senza finalmente più guerre. Non trovate anche voi? Speriamo dunque che gli adulti del domani lo rendano un posto migliore 😉

Dopo la pioggia viene il sereno
brilla in cielo l’arcobaleno.
È come un ponte imbandierato
e il sole ci passa festeggiato.

È bello guardare a naso in su
le sue bandiere rosse e blu.
Però lo si vede, questo è male
soltanto dopo il temporale.

Non sarebbe più conveniente
il temporale non farlo per niente?
Un arcobaleno senza tempesta,
questa si che sarebbe una festa.

Sarebbe una festa per tutta la terra
fare la pace prima della guerra.

Giro girotondo

In continuo movimento, si canta fino a cascar per terra!

Giro girotondo,
casca il mondo,
casca la terra,
tutti giù per terra!

Giro girotondo
Il mare è fondo,
tonda è la terra,
tutti giù per terra!

Giro girotondo
L’angelo è biondo,
biondo è il grano,
tutti ci sediamo!

Giro girotondo
Il pane è cotto in forno,
buona è la ciambella,
tutti giù per terra!

Lunedì fece il bucato

Nel gruppetto delle filastrocche per bambini piccoli cantate questa pone invece in evidenza i giorni. Ognuno, a suo modo, unico, si presta di conseguenza a differenti attività. Via col divertimento!

Lunedì fece il bucato;
Martedì andò al mercato;
Mercoledì accese il forno
per cuocere il pane prima di giorno;

Giovedì pianino, pianino,
spazzò tutto per benino;
Venerdì prese il paniere
per raccogliere le pere;

Sabato ancora lavorò
e poi Domenica riposò.
La settimana è di sette giornate;
una alla volta son tutte passate.

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