Quanti di voi, da piccoli, hanno preso una sculacciata? Credo la maggior parte, dato che qualche tempo fa lo sculaccione era una pratica educativa condivisa da parecchi genitori.
Per quanto riguarda me, provengo da una famiglia non avvezza alle sculacciate, me ne diede una mia madre solo una volta e forse è anche per questo che mi è rimasta così impressa, anche se non me ne ricordo il motivo.
C’è chi crede che dare le sculacciate sia ancora un’efficiente pratica educativa per punire il bambino quando fa disastri e capricci; c’è chi d’altro canto la trova una pratica errata, che trasmette al bambino che è lecito “picchiare” quando ce n’è motivo.
A riguardo, molti genitori, soprattutto europei, ritengono che l’uso delle punizioni corporali offra un modello di comportamento violento. Infatti nella maggior parte dei paesi europei dare punizioni fisiche per imporre la disciplina sia a casa che a scuola è contro la legge.
Vi è un grande dibattito intorno a questo tema, alcuni psicologi sostengono che il ricorso alla punizione fisica non è mai indicato. Lo sculaccione così come lo schiaffo ed ecc. rappresentano un atto di valenza diseducativa. Come ho detto in precedenza, il bambino è indotto a pensare che è possibile utilizzare con gli altri, soprattutto i più deboli, la violenza.
Inoltre la sculacciata induce nel bambino la vergogna, è possibile che il bambino vi ascolti nell’istante successivo allo sculaccione, ma è una misura che con il tempo potrebbe inibire l’inclinazione del suo comportamento ad aiutare il prossimo.
Altri studiosi credono che una leggera sculacciata non sia necessariamente un male. Ritengono che eliminando del tutto la punizione corporale ci sia il rischio che il genitore ricorra ad una forma di abuso verbale, che può risultare anch’essa molto dannosa.
Ad ogni modo non si dovrebbe mai “picchiare” un bambino molto piccolo, al di sotto dei 2 anni d’età, perché il piccolo non può comprendere dove ha sbagliato. Bambini molto piccoli “picchiati” regolarmente possono avere alti tassi di cortisolo (ormone dello stress) e questo può provocare in loro uno stato cronico di ansia e depressione. (Belsky, Manuale di Psicologia dello Sviluppo, 2009; Mora, Parsi, Manuale Anti Ansia per Genitori, 2003)
Il mio parere è che se vi scappa uno sculaccione o uno schiaffo trattenetevi, è importante capire perché il nostro bambino ci sta mettendo alla prova, dobbiamo essere noi i primi a cercare di comprenderlo e non pensare che sia lui a comprendere i nostri impulsi.
Naturalmente più il clima famigliare è sereno, più questi episodi si manifesteranno meno.
Il consiglio è sostituire schiaffi, sculaccioni e parole poco adeguate con ascolto, attenzione e dialogo!
È importante che, se nostro figlio commette un errore capisca di aver sbagliato, ma non attraverso una punizione fisica, chiedendogli il perché delle sue azioni, se è in grado di spiegarlo o mettendolo seduto un attimo facendolo riflettere su azioni e conseguenze.