Torniamo a parlare dei diritti naturali dei bambini e, in particolare, oggi riflettiamo sul sesto:
IL DIRITTO AD UN BUON INIZIO
a mangiare cibi sani fin dalla nascita, bere acqua pulita e respirare aria pura.
fin dal primo mattino,
uscire dal mio letto:
caldo guscio, io pulcino.”
(Vorrei un tempo lento lento – L. Del Gobbo, S. Fatus)
Nel sottotitolo a questo diritto si parla di un ambiente sano, dell’importanza di creare condizioni di vita favorevoli alla salute del bambino.
Si tratta di una tematica significativa e che meriterebbe un approfondimento più importante di un semplice articolo, perciò ho scelto di soffermarmi su un pensiero più semplice, più essenziale, che è sorto in me con maggiore immediatezza e che posso condividere con voi senza il rischio di addentrarci in riflessioni dal carico troppo “pesante”.
In testa alla pagina vedete l’immagine di un pulcino.
Ha lo sguardo un po’ interrogativo ma curioso al tempo stesso ed è accovacciato in due mani aperte che sembrano sostenerlo pur senza soffocarlo.
Mi ha fatto pensare ai nostri “cuccioli” quando si trovano di fronte a nuove sfide, ad esperienze mai provate, quando covano dentro il desiderio di “volare” ma ancora necessitano di guardarsi indietro per vedere se ci sia qualcuno pronto ad incoraggiarli.
Se ci fermiamo a riflettere anche su noi stessi, ogni primo passo verso un cambiamento, porta sempre con sé una certa dose di timore, di incertezza, di aspettative.
Ma ogni esperienza, una volta iniziata, ci sembra sempre meno spaventosa di quanto preventivato; questo in particolare se ci viene data la possibilità di cominciare con il piede giusto e, perchè no, consigliati da un amico fidato, sostenuti da qualcuno che ci voglia bene.
Diceva Lao Tzu:
“Da ogni minuscolo germoglio nasce un albero con molte fronde.
Ogni fortezza si erige con la posa della prima pietra.
Un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo.”
Ci sono così tante esperienze nella vita dei bambini, così tanti inizi, così tante scoperte e non è certamente banale interrogarci su cosa noi adulti possiamo fare per renderle non solo possibili ma anche desiderabili ai loro occhi.
Un bambino sicuro di sé, con una buona autostima, sostenuto da uno sguardo adulto fiducioso e incoraggiante, è un bambino che osa, che di fronte alla paura la sfida come un gioco a chi salta più lontano.
Occorre che le nostre mani non lo stringano forte, timorose di più rischi di quanti non ne esistano in realtà ma che gli diano la spinta per avventurarsi verso il nuovo, verso l’inedito.
E’ un diritto fondamentale di ogni bambino quello di essere accompagnato nei propri inizi con un tempo e modalità a sua misura.
Non possiamo pretendere che non vi sia paura, che ciò che per noi sembra una banalità lo sia anche per loro.
A volte vorrei poter essere un trampolino, una entusiasmante rampa di lancio verso il cielo.
Vorrei essere per i miei bambini un porto sicuro e mai un’ancora pesante legata ai piedi.
Vorrei essere spettatrice del loro splendido film, coinvolta con i pensieri e le emozioni ma sempre un passo indietro; mai troppo indietro da sembrare in procinto di lasciare la sala, mai troppo avanti da voler anticipare il finale.
Regaliamo loro tanti nuovi entusismanti inizi!
Che i finali, si sa, è bello scoprirli da soli.
HOP!
Al prossimo salto!