Il gioco alla base dell’apprendimento e della socializzazione
Il gioco per ogni bambino è alla base dell’apprendimento. Giocare infatti, per i bambini, non è semplicemente un’attività divertente con cui far passare il tempo, ma anche la modalità a loro più congeniale per apprendere ed affinare abilità e competenze.
Proporre un gioco ad un bambino, quindi, significa offrirgli la possibilità di imparare, di sperimentarsi e di sviluppare abilità in modo divertente e interessante secondo le sue modalità di apprendimento.
Favorire e stimolare la curiosità e le capacità di un bambino attraverso il gioco, significa sostenerlo nel suo percorso di crescita e offrirgli strumenti che gli potranno poi essere utili sia in ambito personale, sociale e scolare.
In commercio oggi vi sono molti giochi che possono essere proposti ai bambini e che, oltre a divertire, mirano anche a sviluppare obiettivi specifici.
Tra questi, i giochi da tavolo, che spesso rappresentano anche per gli adulti un modo per potersi divertire assieme ai più piccoli e quindi trascorrere del tempo di qualità con loro.
Divertenti e stimolanti, i giochi da tavolo sono un modo di trascorrere momenti piacevoli e costruttivi per i bambini, sia con i loro pari che con gli adulti, e sono tuttora tra i giochi più adatti a coinvolgere tutta la famiglia.
I giochi da tavolo consistono in giochi che richiedono una superficie di gioco sulla quale vengono piazzati e spostati dei segnalini che indicano ognuno dei giocatori. In generale, differiscono da altri giochi di società che non presentano questo tipo di struttura, come ad esempio i giochi di carte tradizionali o i videogiochi.
Perché si possa proporre un gioco da tavolo adatto ad un bambino, è importante considerare diversi fattori, non ultimo il fatto che non tutti i giochi da tavola risultano divertenti e adatti ad ogni età. È infatti è molto importante, prima di acquistare un gioco da tavolo per un bambino, considerare se non sia indicato per un’età inferiore o per bambini più grandi.
A seconda dell’età, infatti, un bambino si trova in una specifica fase di sviluppo, ed è quindi necessario che i giochi da tavolo che gli vengono proposti siano indicati per la sua specifica fase evolutiva.
Alcuni giochi, infatti, sono più adatti a determinate età anziché altre, quindi è sempre consigliato controllare che il gioco che vogliamo regalare a un bambino rientri tra quelli adatti alla sua fascia d’età e quindi di sviluppo.
In questo senso, un valido aiuto può venirci dalle pagine di www.migliorigiochi.eu.
Un gioco da tavolo per ogni età
La maggior parte dei giochi da tavolo proposti oggi in commercio sono rivolti a bambini in età prescolare fino a ragazzi della scuola secondaria di primo grado.
Mi.Gi. propone difatti due differenti classifiche che esaminano i migliori giochi da tavolo oggi in vendita e che, in funzione di due differenti fasce d’età (6/9 anni e 9/12 anni), siano da considerarsi i più indicati per i bambini secondo diversi fattori.
Un gioco da tavolo è sempre un regalo gradito ad un bambino perché mette a disposizione un gioco concepito innanzitutto per stare insieme agli altri e divertirsi in compagnia. Il rischio però, talvolta, è che non vengano presi in considerazione alcuni elementi importanti che lo rendano effettivamente adatto a un bambino, soprattutto se di una determinata età.
I giochi da tavolo per bambini, infatti, dovranno essere valutati riguardo a:
- difficoltà e complessità: è importante che un gioco da tavolo non sia troppo difficile e complesso, ovvero non abbia regole di gioco complicate, difficili da comprendere e da applicare, oppure sia effettivamente troppo complicato da giocare;
- set-up: è importante che un gioco da tavolo dia la possibilità di essere preparato velocemente prima di iniziare la partita;
- meccaniche di gioco: è importante che un gioco da tavolo presenti meccaniche di gioco veloci, ovvero i giocatori riescano a coordinare in maniera organica e funzionale le regole del gioco in modo che siano comprensibili e applicabili in modo veloce alle strategie che possono essere adottate;
- tempi di gioco: un buon gioco da tavolo deve essere progettato per avere tempi che non annoino i giocatori, ovvero turni rapidi e immediati e durata della partita complessivamente breve. Da considerare anche come è impostato per quanto riguarda i “tempi morti”, ovvero quando si attende il proprio turno di gioco; in questo senso, alcuni giochi da tavolo propongono ai giocatori che aspettano il proprio turno di svolgere una qualche attività mentre aspettano di giocare, evitando quindi tempi di attesa troppo lunghi che possono annoiare;
- eventuali obiettivi didattici: considerare che alcuni giochi da tavolo offrono i beneficio di specifici obiettivi didattici, quali motricità, logica, colpo d’occhio, riflessi, capacità di combinazione, ecc, e quindi hanno una valenza educativa e di sviluppo di alcune abilità che dovranno essere adatte all’età dei bambini ai quali il gioco viene proposto;
- eventuale dipendenza da fattori quali la lingua, la matematica e/o eventuali altre abilità complesse: è importante valutare che un gioco sia adatto all’età dei bambini a cui si propone anche in base alla possibilità di essere letto con facilità. In questo senso, per i più piccoli, un gioco che non sia dipendente da requisiti indicati per i più grandi (parole, numeri, abilità aritmetiche ecc.) ma che invece sia proposto con simboli o immagini è ovviamente più agevole e indicato;
- interazione di gioco: effettiva possibilità di poter interagire con gli altri giocatori in maniera diretta o indiretta, ovvero vi sia scambio di azioni tra due o più giocatori;
- gioco con gli adulti: da considerare che un gioco da tavolo può essere un momento di vicinanza anche tra adulti e bambini, e quindi dovrebbe offrire la possibilità anche ai grandi, e non solo ai bambini, di appassionarsi al gioco e di non annoiarsi.