Occhi di Bimbo

Accogliere animali domestici in casa

Benché gli ultimi dati dell’Eurispes diano in calo il numero di proprietari di più di due animali da compagnia, sembra che gli italiani continuino a desiderare di dedicarsi al proprio cane, al proprio gatto o ai loro altri animali domestici.

Secondo i dati più recenti, infatti, tre famiglie su dieci hanno in casa un animale da compagnia, per la maggior parte cani, ma anche una discreta quantità di mici e, a seguire, uccelli, conigli, tartarughe e pesci.

Benché la situazione economica generale non sia delle più floride, chi ama gli animali sembra disposto a ridurre le spese personali in favore di quelle necessarie per accudire il proprio animale, tra spese alimentari, veterinarie, per l’igiene e la pulizia.

Tra i paesi europei, sembra infatti che l’Italia sia tra i primi posti per quanto riguarda il rapporto tra numero di animali domestici e popolazione e che sempre più siano di conseguenza anche le strutture che si vanno via via attrezzando in questo senso.

Una convivenza che sembra interessare un gran numero di famiglie, insomma, molte delle quali con bambini.

Già, perché per molti genitori far crescere i propri figli con un animale domestico è importante e rappresenta una pratica educativa che può aiutare i più piccoli nella loro crescita.

Offrire infatti a un bambino, fin dalla più tenera età, la compagnia di un animale domestico, rappresenta per molte famiglie una vera e propria scelta educativa nei confronti dei propri figli, un’esperienza che porta con sé un insieme di valori non indifferente e che copre vari aspetti, a partire innanzitutto dal rispetto degli animali, ma che coinvolge anche altri elementi utili per il percorso di crescita che si desidera per i propri figli.

La scelta di accogliere uno o più animali domestici in casa propria e curarsene va fatta in ogni caso in modo consapevole, considerando innanzitutto che si tratta di una grande responsabilità, prima di tutto di noi adulti, e che, come ogni rapporto di convivenza, deve tener conto delle esigenze del nostro amico animale perché possa avere una vita il più possibile serena e adeguata alle sue necessità. In tal senso, il consiglio è quello di valutare ogni aspetto, magari consultando fonti attendibili e professionisti nel campo, come ad esempio le pagine di baumiao.net, dove è possibile avere una panoramica molto dettagliata di tutto ciò che riguarda la cura dei nostri animali da compagnia.

Una decisione, quella di far crescere insieme bambini e animali che quindi comporta innanzitutto la nostra responsabilità per far capire al piccolo come deve comportarsi con il cane o il gatto di casa e, soprattutto, che non si tratta di un giocattolo ma di un essere vivente che va rispettato, accudito, amato e trattato secondo le sue esigenze.

Dal punto di vista educativo, crescere in una famiglia in cui vi sono animali domestici è molto stimolante per un bambino: un compagno di giochi, una ricca fonte emotiva, di affetto da dare e da ricevere, e anche un rapporto che richiede rispetto, sensibilità, responsabilità e che stimola anche all’osservazione e all’ascolto, stimolando l’empatia.

Uno degli aspetti che più frenano le famiglie ad accogliere animali domestici è il timore delle malattie che questi possono trasmettere. In realtà è ormai dimostrato che i bambini che vivono a stretto contatto con gli animali hanno un sistema immunitario più forte rispetto a quello di bambini che vengono ostacolati in questo rapporto e quindi il loro organismo risponde in modo molto più adeguato alle infezioni e alle malattie.

Altro timore riguarda la paura che hanno i genitori degli animali, talvolta senza un effettivo motivo. Niente di più facile che un bambino subisca questo timore dei genitori e lo faccia suo, provando paure che non gli appartengono e che possono soltanto disturbare un suo naturale bisogno di scoperta e conoscenza del mondo che lo circonda.

Sappiamo ormai quanto valore terapeutico abbia la pet therapy soprattutto con persone disabili, anziani e piccoli pazienti. Un animale adeguatamente formato (parliamo soprattutto di cani e cavalli), può rappresentare una risorsa estremamente importante in un percorso di cura e affiancare in modo molto efficace le terapie tradizionali. Spesso, infatti, gli animali rappresentano un canale di espressione anche in quei casi in cui altri tipi di relazione e comunicazione non riescono a svilupparsi.

Responsabilizzare un bambino alla cura di un animale domestico è molto utile perché possa iniziare fin da piccolo a capire quanto sia importante il rispetto per l’altro, partendo proprio dai bisogni dei suoi amici a quattro zampe che vanno rispettati e che richiedono cura costante.

Quando il bambino è infatti in grado di farlo, coinvolgerlo nell’accudimento degli animali di casa, affidandogli piccoli compiti che possono essere alla sua portata, risulta sempre molto utile perché acquisisca la consapevolezza che curarsi dell’altro significa dargli il proprio tempo, il proprio amore e la propria attenzione. Stessa cosa quando si hanno figli più grandi, che potranno essere coinvolti in vari aspetti di cura e attenzione dell’animale domestico, dalla passeggiata alla pulizia, dall’alimentazione alla salute.

Di fondamentale importanza, in ogni caso, essere sempre consapevoli che siamo noi adulti, innanzitutto, a passare valori di rispetto e di responsabilità ai bambini e che quindi sarà dal nostro comportamento e dalle nostre azioni e reazioni che essi avranno l’esempio su come sia corretto comportarsi con un animale domestico, partendo dal principio che un animale da compagnia è parte integrante della famiglia e come tale va rispettato e considerato.

Da valutare sempre con la massima attenzione l’ingresso di un cucciolo in casa, decisione che non va mai presa alla leggera, ma che va invece fatta considerando sia il tempo sia gli spazi sia l’impegno che un animale domestico comporta, mai considerandolo alla stessa stregua di un giocattolo che ha come unico scopo quello di soddisfare un capriccio nostro o dei nostri figli.

  

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