Sono Lisa, nata e cresciuta a Firenze, vivo e lavoro a Bologna. Amo disegnare, illustrare, creare grafiche per l’editoria per l’infanzia, sorridere nelle giornate di sole&vento, mangiare pizzette calde appena sfornate e ho la fortuna di poter fare tutte queste cose!
Quando hai capito che l’illustrazione era la tua professione?
Ho capito quanto facesse parte di me quando, da piccola, mi perdevo per ore osservando le illustrazioni dei libri. Era come tuffarmi in una dimensione magica dove camminavo tra meraviglie e potevo sentire il profumo delle margherite anche se fuori c’era l’inverno. Per me era una finestra sempre aperta dove entrare quando volevo.
Il tuo linguaggio visivo è molto particolare, quali sono le tecniche e gli strumenti che usi quando disegni?
La tecnica che amo di più è la tempera, l’ho sempre trovata molto vicina al mio modo di essere. Mi piace anche “pasticciare” con il collage, incollare pezzetti di giornale che ritaglio e conservo dalle riviste d’arredamento. Anche l’acquerello mi piace molto e lo uso quando ho bisogno di freschezza e dolcezza.
Cosa pensi del tuo futuro da illustratrice?
Posso certamente dire che sto cercando di trovare il tempo per illustrare una mia storia a cui tengo molto. In realtà sono due, ma iniziamo con una… Mi piace pensare sempre al futuro prossimo, senza proiettarmi troppo in avanti: la vita è così in movimento che chissà dove mi porterà nei prossimi mesi!
Nel tuo lavoro hai avuto modo di stringere collaborazioni particolari?
Il mio lavoro mi ha dato la possibilità di conoscere tante persone incredibili, alcune delle quali sono parte attiva della mia vita. Ho stretto rapporti continuativi con alcune case editrici per cui progetto anche le grafiche di libri legati al mondo dell’infanzia e a volte mi capita di illustrare e impaginare un libro: è bellissimo!
Perché illustrazione per bambini?
Perché mi viene spontaneo; sono sempre andata in quella direzione, con naturalezza. Forse perché mi emozionano ancora i libri illustrati per bambini e riescono a stupirmi con le loro finestre verso mondi incredibili. Danno speranza!
Quali sono i tuoi punti di riferimento nel mondo dell’illustrazione? A chi ti ispiri?
Credo che le ispirazioni arrivino dal mondo che ti circonda, anche solo guardando dentro ad un autobus, come ad una mostra o visitando una città. Sono l’insieme delle cose che ti colpiscono e si mescolano insieme. Per quanto riguarda gli illustratori, sono legatissima ai libri di Lidija Osterc, trovo geniale Oliver Jeffers, e mi emoziona Albertine. Ma anche Jon Klassen, Satoe Tone e Roger Olmos…
Secondo te, in che modo un buon libro illustrato può aiutare un bambino o una famiglia?
Credo che sia bello affacciarsi ad una finestra su un mondo illustrato, sia da soli che con chi si ama. Può essere un momento speciale per condividere delle emozioni e delle sensazioni.
La giusta ricetta per una illustrazione efficace.
Le ricette non riesco mai a seguirle, infatti i dolci non mi riescono bene! Direi comunque che ci sono degli ingredienti fondamentali: passione, divertimento, voglia di condividere e emozionarsi. E anche continuare ad essere sempre curiosi e aver voglia di migliorarsi.
Il consiglio più utile che hai ricevuto.
Sono tanti i consigli utili che si ricevono e ognuno è fondamentale. La cosa che mi ha sempre fatto andare avanti su questa strada e continua a farlo anche oggi è lo sguardo di chi crede in te.
In questi anni, chi ti ha supportato e creduto nel lavoro che fai?
Mio fratello Dario, Franca, tutti i miei amici e le persone con cui ho lavorato! Sono stati preziosissimi.
Che consiglio daresti a chi vuole iniziare quest’avventura?
Che come tutte le avventure regala momenti incredibili e altri magari più difficili. Penso che si debba sempre tener presente che a volte le strade difficili portano in luoghi meravigliosi, vale la pena percorrerle!