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I capricci: ecco come si possono affrontare

I capricci: ecco come si possono affrontare - 2024

Pianti, urla e grida: è difficile affrontare i capricci! Cosa c’è dietro al capriccio? Una richiesta d’attenzione? Si tratta solo di nervosismo?

Gli esperti ci dicono che il capriccio è un vero e proprio disagio, Maria Montessori parlava infatti di risposta vitale di difesa.

Il capriccio è una reazione del bambino ad un certo avvenimento; il bambino viene travolto da una serie di emozioni che non riesce a gestire e controllare, di conseguenza piange e urla. Ci sono altre volte in cui il bambino utilizza il capriccio per ottenere ciò che vuole, perché è una modalità comunicativa in lui consolidata.

Come si possono affrontare i capricci?

È bene non sottovalutare il capriccio, bisogna capire da cosa può essere scaturito.

Molte volte il bambino ha bisogno di metabolizzare i vari cambiamenti piccoli o grandi che siano. Ad esempio: se il bimbo è intento in un gioco e noi bruscamente lo mettiamo a tavola perché è pronta la cena questo potrebbe provocare in lui una reazione di nervosismo.

Oltre a chiederci come mai il nostro bimbo si lagna proviamo a chiederci cosa ha dato vita a questo atteggiamento.
La prima cosa da fare è ascoltare il bambino e cercare di capire quali sono le regioni del capriccio, cercando delle possibili soluzioni. Se il capriccio è nato per ottenere qualcosa è bene non cedere, facendo in modo che capisca che non tutto è dovuto.
L’importante è offrire ascolto e attenzione, rispondere ai tempi del bambino, che per la maggior parte delle volte non sono uguali ai nostri. Infine non additiamo il bambino come “capriccioso” ma facciamolo sentire compreso.

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