Vivo e lavoro a San Cesareo, un paesino in provincia di Roma. Sono illustratrice da circa 8 anni, subito dopo aver finito la Scuola Internazionale di Comics a Roma ho pubblicato il mio primo libro illustrato. Ho lavorato per case editrici italiane, francesie qualcosina sparsa anche per il mondo. Mi piace collaborare ogni tanto con le gallerie e realizzare qualche immagine a tema film, serie tv o cartoni animati.
Quando hai capito che l’illustrazione era la tua professione?
Ho sempre voluto fare questo mestiere, il problema è che ci ho messo un po’ a capire che si poteva fare davvero
Il tuo linguaggio visivo è molto particolare, quali sono le tecniche e gli strumenti che usi quando disegni?
Per lo più uso tecniche tradizionali: quindi fogli matita e gomma per studiarmi tutte le immagini e poi coloro tutto con le tempere.
Spesso mi aiuto in digitale per fare delle prove colore prima di dipingere, oppure per modificare delle piccole cose a lavoro finito.
Cosa pensi del tuo futuro da illustratrice?
in verità credo sia davvero un mestiere imprevedibile.
Nel tuo lavoro hai avuto modo di stringere collaborazioni particolari?
Ho conosciuto parecchi colleghi e con alcuni di loro sto cercando di mandare avanti dei progetti personali, ma fin’ora non mi è ancora
capitata una collaborazione inaspettata o un colpo di scena diciamo.
Perché illustrazione per bambini?
Immagino perchè più vicina al mio gusto estetico e alla mia visione artistica del mondo. Mi piacciono le immagini sognanti, colorate, ragionate
con gusto e divertimento.
Quali sono i tuoi punti di riferimento nel mondo dell’illustrazione? A chi ti ispiri?
Ho tantissimi riferimenti, dalla storia dell’arte al fumetto, dall’illustrazione all’animazione, e …all’infinito.
Dipende anche un po’ dal progetto che sto affrontando e dal gusto o la piega che vorrei prendere, comunque fra tutti Norman Rockwell, Rebecca Dautremer e Edward Hopper
Descrivici il tuo stile.
Ironico, un po’ alla francese, con i colori e l’immaginario un po’ retrò. Colori vivaci ma mai troppo aggressivi, qualche volta malinconici.
Mi piace pensare che sia uno stile che abbia il dono di regalare un sorriso.
La giusta ricetta per una illustrazione efficace.
Domandone! Per quanto mi riguarda mi sforzo di compiacere il mio gusto, per cui mi impegno a fare qualcosa che io stessa acquisterei o appenderei in casa, cercandone con obiettività la composizione migliore possibile. Superato poi questo passo bisogna lavorare molto di progettazione, studio dei colori inquadratura, luci, ombre…. ecc ecc.
Se fossi libera da ogni vincolo… Cosa ti piacerebbe illustrare?
Il mio sogno nel cassetto è poter illustrare La Storia Infinita di Michael Ende, e sicuramente anche qualcosa di attinente ai supereroi.
Il consiglio più utile che hai ricevuto.
Assolutamente quello di aprirmi subito un sito internet che mostrasse le mie immagini. è da lì che è arrivato tutto.
Che consiglio daresti a chi vuole iniziare quest’avventura?
Di insistere, di disegnare tutti i giorni, di sperimentare molto e realizzare più illustrazioni su uno stesso tema o storia. Andare in libreria e sfogliare quanti più libri possibile.
Provare a partecipare a concorsi di illustrazione e confrontarsi con gli altri. E, ovviamente, aprirsi un bel sito internet.