Cosa possiamo fare per aiutare i nostri bambini, siano essi bambini timidi o bambini vivaci?
Se osserviamo un gruppo di bambini riusciremo molto presto a notare le differenze comportamentali di ognuno.
Bambini timidi
I genitori che hanno bambini timidi, paurosi, insicuri, devono cercare di trattarli con una maggiore sensibilità ed empatia; non devono sottovalutare il loro disagio, ma cercare di comprenderli e stabilire con loro un attaccamento sicuro e pieno d’amore. Bisogna cercare, però, di mantenere un certo equilibrio. Dovremmo lasciare che il nostro bambino faccia esperienza ed esplori il mondo, stando al suo fianco, ma tirandoci indietro ogni volta che da genitore attento e amorevole diventiamo genitori iperprotettivi. Dovremmo lasciare che il nostro bambino sia libero di cavarsela da solo. Questo processo educativo accrescerà la sua autostima e lo farà crescere come un adulto sicuro di sé, consapevole di poter contare sulle persone che lo amano quando davvero ce ne bisogno.
Gli studi condotti su bambini con temperamento timido possono essere ricondotti a Jerome Kagan e Dorsen Arcus.
Dalle ricerche è emerso che, in bambini di età compresa fra i quattro e i ventuno mesi, l’ educazione materna potrebbe, almeno parzialmente, bilanciare la naturale formazione del carattere.
I ricercatori individuano specifici criteri educativi, che dovrebbero essere applicati fin dai primi mesi di vita del bambino e che possono aiutare i neonati più timidi e paurosi ad affrontare meglio le difficoltà e le frustrazioni della vita futura. Già a due anni, i bambini educati con meno apprensione sanno affrontare meglio le situazioni incerte e difficili (Belsky; J. Cromie, Repubblica.it).
Bambini vivaci
La maggior parte dei genitori che ha a che fare con un bambino vivace e grande esploratore senza paura, utilizza, come strategia educativa, l’affermazione del potere: urlando, sgridando, infliggendo castighi e punizioni.
Questa non è la modalità educativa giusta da attuare, soprattutto con bambini con un temperamento tale. Infatti se imporrete la vostra autorità otterrete esattamente la reazione contraria a quella che speravate.
La strategia migliore, anche in questo caso, è di promuovere un legame di attaccamento sicuro e ricco d’amore, prediligendo l’ascolto al castigo (Belsky).
I bambini vi percepiranno sicuri di voi, si fideranno e si calmeranno.
Ritengo sia molto importante soffermare la nostra attenzione sugli aspetti positivi che possono emergere da questi comportamenti; insomma, guardare l’altro lato della medaglia, che difficilmente si tiene in considerazione. Se ci focalizzeremo sugli aspetti positivi sarà più facile comprendere i nostri figli, valorizzare le loro capacità e non portare a galla solo i difetti.
I bambini timidi sono: empatici, sensibili e mostrano precocemente segni di coscienza, ovvero l’essere capaci di valutare fatti e comprendere situazioni che gli si prospettano.
I bambini esuberanti sono: allegri, estroversi, avventurosi ed impavidi.
Che sia timido o vivace il vostro bambino ha bisogno del vostro amore e della giusta attenzione, né troppa né troppo poca.